L'Ecomuseo delle Miniere e della Val Germanasca si trova nella municipalità di Prali, a circa 70km di distanza da Torino (Piemonte, Italia).
Esso è stato selezionato non soltanto perché eccellenza museologica del Nord Italia, ma soprattutto perché esempio di rivitalizzazione e utilizzo di patrimonio culturale post-industriale con finalità sia turistiche, sia propriamente ricreative outdoor, rivolgendosi a un'utenza composta, annualmente, da numerosissimi visitatori e apprendenti sia giovani sia adulti. L'Area era originariamente una miniera di talco, costituita da due giacimenti primari: Miniera "Paola" e Miniera "Gianna", per un totale di circa 4km di gallerie, oggi interamente visitabili. Le miniere sono un'opportunità per riscoprire vecchie identità italiane, culture e paesaggi: per esempio, quello del contadino-minatore di area alpina, della produzione del "bianco delle alpi", e cioè una tipologia piuttosto ricercata di talco.
Le miniere sono inoltre interessanti dal punto di vista geologico e geomorfologico, permettendo oggi di scoprire - attraverso opportuni percorsi di visita guidata e didattica - proprio come si è formata la catena alpina.
Questo ha permesso all’Ecomuseo di istituire due percorsi di visita e scoperta: Scopriminiere e Scoprialpi – un approccio che potrebbe facilmente essere replicato altrove, data la frequente coincidenza tra siti post-minerari e paesaggi di grande valore naturalistico e/o culturale (come per esempio nel caso di Lercara Friddi e del suo non ancora decollato Parco insieme Archeologico e Post-Industriale).
L'Ecomuseo, nato nel corso degli anni grazie a numerosi investimenti pubblici e privati e con un grande impegno da parte delle autorità regionali piemontesi, è oggi anche Museo, Archivio Storico: ospita al proprio interno una ricca collezione di valore etnoantropologico, offrendosi anche come venue per numerose iniziative artistiche, creative ed espositive temporanee.
L’Ecomuseo ha, nel corso del tempo, istituito un Dipartimento Didattico specificamente per rinsaldare il rapporto tra l'istituzione culturale-paesaggistica e il mondo dell'educazione, in modo trasversale: vengono coinvolte infatti non soltanto realtà scolastiche secondarie, ma anche l'infanzia, la fascia anagrafica senior, il mondo dell'università. Questo significa avere dato vita a una vera e propria, minuziosa progettazione, in grado di valorizzare il patrimonio minerario della Val Germanasca guardando alle specificità dei diversi target educativi, con un focus sul registro non formale, sulle potenzialità dell'educazione esperienziale ed outdoor.
Cosa c'è di diverso in Val Germanasca?
Certamente né un valore intrinseco, né una maggiore potenzialità estetica. Bensì, una fitta rete progettuale: l'intenzione dell'Ecomuseo è infatti quella di offrire anzitutto occasioni educative e di conoscenza, costruendo calendari di eventi che spaziano dalla passeggiata naturalistica agli itinerari di scoperta dell'intera valle: San Martino, Maniglia, Chiarabrano: la miniera funziona di conseguenza non di per sé, come celebrazione di un passato lontano e archivio, ma come motore per numerose altre iniziative, tutte interessate alla valorizzazione del territorio.
https://www.ecomuseominiere.it