Comitini è un piccolissimo comune della provincia di Agrigento, in Sicilia. Poco distante da altri centri di interesse ASTRA, come Lercara Friddi. Comitini ha però una storia antichissima: statio romana, situata lungo un'importante via commerciale della Sicilia Antica (quella che collegava Girgenti a Palermo). Comitini è anche particolarmente famosa per essere stata l'ambientazione di numerose opere Comitini è un piccolissimo comune della provincia di Agrigento, in Sicilia. Poco distante da altri centri di interesse ASTRA, come Lercara Friddi.
Comitini ha però una storia antichissima: statio romana, situata lungo un'importante via commerciale della Sicilia Antica (quella che collegava Girgenti a Palermo). Comitini è anche particolarmente famosa per essere stata l'ambientazione di numerose opere.
Già fondata intorno al primo quarto del Seicento, Comitini si espanse grazie alla miniera: da piccolo villaggio contadino a vera e propria comunità produttiva.
Cos'ha di speciale Comitini oggi?
È uno dei pochi centri ad aver rigenerato il proprio patrimonio minerario e post-industriale in Sicilia, cogliendone il potenziale culturale, turistico, imprenditoriale e auto-imprenditoriale. Attraverso una meticolosa opera di restauro, l'antica zona mineraria è stata infatti recuperata per dare vita al primo vero "Parco delle Zolfare" dell'agrigentino: un museo a cielo aperto reso possibile dal fatto che, a differenza dei siti di Lercara Friddi, numerosi elementi sono rimasti intatti: forni “Gill”, ingressi, gallerie, infrastrutture.
Comitini è quindi al centro di numerose iniziative volte a creare un percorso culturale per la riscoperta del patrimonio postminerario siciliano. Ciò è stato però possibile grazie a due elementi di natura fortuita: l'interesse di alcuni privati, veri committenti e mecenati, nonché un'ottima condizione complessiva dei siti minerari, che non hanno richiesto particolari investimenti. Recentemente, ad esempio, sono stati effettuati numerosi studi e sopralluoghi sul sito minerario di “Sale”, per valutare la possibilità di visitare grotte e gallerie.
Tuttavia, ciò che qui è più interessante è l'uso, la validità e la fruizione culturale di un piccolo sito come Comitini: la possibilità di visitare, comprendere, riscoprire il patrimonio post-minerario nella sua interezza ha permesso di radunare, nel corso del il tempo, numerosi visitatori, professionisti, studenti interessati e art-goers. Da qui sono nate numerose e cicliche iniziative, tra cui ad esempio “La via dello zolfo”, un viaggio alla scoperta del patrimonio minerario della Sicilia. Programmi culturali incentrati sulla valorizzazione del patrimonio culturale postindustriale e postminerario italiano e siciliano.
L'iniziativa "La via dello Zolfo", ad esempio, ha la particolarità di riunire numerose scuole, stimolando docenti e studenti attraverso dibattiti, visite guidate, esercitazioni all'aperto e storytelling, anche in accordo con programmi ministeriali come l'alternanza scuola-lavoro.
Il patrimonio postminerario, inoltre, si presta ad altri esercizi più tecnici: catalogazione, rilievo, ecc.
Ad esempio: alcuni studenti dei corsi professionali di Manutenzione e Assistenza Tecnica delle scuole secondarie del circondario hanno partecipato ad un progetto formativo finalizzato al riconoscimento e alla valorizzazione dei beni di archeologia industriale, recuperando i beni superstiti, dando vita a una presentazione museale, alla progettazione di itinerari di visita etc.
Oggi, Comitini si inserisce quindi in un più ampio percorso museale, culturale e naturalistico, ovvero il Museo dello Zolfo Trabia Tallarita di Sommatino e Riesi, in origine la più grande miniera di zolfo della provincia di Caltanissetta. Questa rete di centri rurali siciliani produceva, fino al 1900, il 12% dello zolfo consumato nel mondo. Un aspetto molto interessante è il fatto che, eccezionalmente, il Parco comprende anche l'originario villaggio minerario.
Questo particolare interesse per la salvaguardia di un patrimonio culturale tardo moderno ha permesso anche la nascita di altri importanti centri, ad esempio il Museo Mineralogico di Comitini, nato quasi interamente dalla passione e dallo studio di Cutaia, suo mecenate.
Oggi questo museo arricchisce ulteriormente l'offerta culturale del territorio comitiniano, definendo un solido e composito percorso di fruizione del territorio.